Fede, religione, lentezza, cultura e paesaggio hanno caratterizzato le tre giornate organizzate dal Comune di Galtellì, dal 6 all’8 ottobre scorsi, con la manifestazione “Galtellì: il cammino del Cristo dei miracoli”.
Il Sindaco di Galtellì, Giovanni Santo Porcu, in collaborazione con Regione Sardegna e con le locali associazioni “Sos Cantores de Garteddi” e “Los Milagros”, ha inteso realizzare un programma espressione del forte sentimento religioso della comunità, ma volto anche ad incontrare un percorso di valorizzazione basato sulla storia della statua lignea del Santissimo Crocifisso, custodita nell’omonima Chiesa, protagonista di alcuni prodigiosi eventi nel corso del 1600.
“L’incontro di questi giorni è stato un ottimo momento di confronto per il territorio – ha dichiarato il Sindaco Porcu – perché assieme a Galtellì si sono attivate altre amministrazioni locali, tra cui Laconi, Gesturi, Orgosolo, Dorgali e Luogosanto, insieme alle quali siamo abbiamo dato vita ad una rete regionale di ‘Itinerari dello Spirito‘. Ora, con la sottoscrizione del Protocollo di Intesa con la Regione, siamo pronti per garantire ulteriore slancio alla crescita e alla valorizzazione dei cammini, affinché diventino un attrattore importante della destinazione Sardegna“.
Assieme allo sviluppo della rete dei cammini, l’incontro ha mirato a creare una sinergia tra territori e Regione anche per la tutela e la promozione di un’importante patrimonio culturale: il “canto a tenore“, che gioca un ruolo di primo piano nel contesto della storia culturale sarda. E’ insieme documento storico, canto della memoria, motivo di incontro per le nuove generazioni, musica che unisce antico e moderno. Per tale ragione un ampio spazio è stato offerto al canto liturgico: il centro storico del borgo è stato animato dalla “Rassegna itinerante di cori di canto sacro di tradizione orale”, cui hanno partecipato i cori di Bonarcado, Bosa Castelsardo, Seneghe e Galtellì.
Presente alla manifestazione anche il Comune di Cagliari, con l’Assessore al Turismo Marzia Cilloccu, che ha portato l’esperienza del Cammino di Sant’Efisio, processione di carri, cavalieri, devoti e pellegrini che da oltre 360 anni accompagna il simulacro del Santo Martire da Cagliari fino a Nora. Assieme ai Comuni di Pula, Villa San Pietro, Capoterra e Sarroch, alla Diocesi di Cagliari, alla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna (MiBACT) e alla Soprintendenza per i Beni Architettonici, il Paesaggio, il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico delle province di Cagliari e Oristano, il Comune di Cagliari ha sottoscritto un protocollo di intesa per la tutela e la valorizzazione del “Rito dello scioglimento del Voto e della Festa di Sant’Efisio”, ritenuto risorsa ed elemento essenziale di un nuovo turismo legato alle tipicità ambientali e alle eccellenze enogastronomiche, oltre che rappresentante illustre di una componente fondamentale del patrimonio culturale e naturale sardo.
“Un progetto strutturato e ‘maturo’, che coniuga la valenza culturale e spirituale dei territori con gli elementi che caratterizzano il modello di sviluppo turistico della Sardegna: sostenibilità, ambiente, paesaggio, comunità autentiche e qualità della vita. La sfida è ora quella di dare immediata fruibilità a questi Cammini per restituire un nuovo motivo di viaggio: il turismo lento che si affianca a quello balneare“. Con queste parole l’assessora del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna, Barbara Argiolas, ha avviato da Galtellì la nuova fase di strutturazione e promozione del prodotto turistico culturale-religioso dell’Isola. “Un potenziale straordinario” – ha confermato il Segretario Generale di Cammini d’Europa, Federico Massimo Ceschin – “per una realtà che ha saputo conservare gelosamente le proprie radici e che oggi trova nel paradigma della lentezza e dell’autenticità dell’accoglienza i punti di forza per proiettarsi con energia nel segmento del viaggi a piedi e in bicicletta“.
Le tre giornate, non a caso, si sono concluse con il pellegrinaggio di domenica 8 ottobre, dalla piazza del Santissimo Crocifisso, nel cuore del borgo, fino alla statua bronzea del Cristo collocata sul Monte Tuttavista nel 2001. Dopo un cammino di circa tre ore, don Ruggero Bettarelli ha guidato la Via Lucis e celebrato una Santa Messa proprio ai piedi dell’imponente statua.