Da dove nasce questo simbolo così caro ai pellegrini di Santiago?
La famosa conchiglia (capasanta) contiene un mollusco bivalve che vive sulle rive dei diversi mari di tutto il mondo, tra l’Atlantico e il Golfo di Biscaglia.
Tutti i pellegrini che sono stati a Santiago ne hanno una!!
Le prime informazioni sulla conchiglia risalgono al Codex Calixtinus (s. XII) nel quale gli vengono attribuiti poteri di guarigione. Si parla infatti di uno dei miracoli di Santiago: “… ad un signore in Puglia si gonfiò enormemente la gola e poiché nessun medico poteva dargli aiuto il poveretto devoto all’Apostolo Santiago chiese di poter avere una della conchiglie che i pellegrini portavano dal loro viaggio a Santiago. Ricevutala, si toccò la gola che guarì e successivamente in segno di ringraziamento l’uomo si mise in cammino per andare alla tomba dell’Apostolo in Galizia”.
L’uso tanto diffuso si spiega anche per la sua forma che rappresenta un bicchiere naturale perfetto per dissetarsi e che deve essere stato usato fin dall’antichità dai viaggiatori. Con l’aumento dei pellegrini sul Camino de Santiago, questo guscio era un segno che li identificava. Esistono prove che molti pellegrini dell’Europa centrale e di origine scandinava, si sono fatti seppellire con la conchiglia come simbolo di protezione anche dopo la morte, avendo ricevuto il perdono a Santiago de Compostela.
Alcuni autori suggeriscono che le striature della conchiglia simboleggiano le strade di tutta Europa che si incontrano a Compostela.