Con la pubblicazione della graduatoria, parte la fase esecutiva del progetto “Giubileo della Luce”, voluto dal Ministero dell’Ambiente e ANCI per migliorare l’efficienza energetica insieme alla valorizzazione culturale dei nostri beni culturali e ambientali lungo i percorsi inseriti nelle reti dei “Cammini d’Europa”.
I primi 17 interventi interessano 11 Regioni e sono finanziati con 1 milione e mezzo di euro. “Puntare sull’illuminazione sostenibile – afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – significa aiutare l’ambiente ma anche, come in questo caso, mettere in risalto l’Italia dei comuni e la sua strettissima relazione con il Capitale Naturale. Il Giubileo della Luce – ha spiegato il ministro – ha origine da un messaggio straordinario, quello universale del Santo Padre e del suo impegno per la Casa Comune: è un progetto che vogliamo portare avanti, anche con nuove risorse, nella direzione di un ambiente sempre più protagonista della crescita sostenibile dei territori e delle comunità che li abitano”.
Il Ministero fa l’elenco dei comuni interessati: Assisi, Frassinoro, Sessa Aurunca, Greccio, Anagni, Otranto, Acerenza, Ronciglione, Caravaggio, Ficulle, Roccavivara, Mendatica, Fara San Martino, Colle Val D’Elsa, Piovà Massaia e Fossacesia.
Il Giubileo delle Luce quindi coinvolgerà chiese, cattedrali, santuari, abbazie, monasteri o altri edifici simili, ma anche luoghi a valenza religiosa come grotte o sculture. Il progetto intende in particolare valorizzare i comuni meno conosciuti, ma in cui sono presenti i tracciati dei “cammini” o antiche vie, assieme ad elementi di forte attrattività come aree parco o naturalistiche, piccoli tesori d’arte o importanti testimonianze storiche e religiose, come anche prodotti e tradizioni artigianali e culturali.
Il bando “Giubileo della Luce” prevedeva la presentazione, da parte dei Comuni con popolazione inferiore ai 30.000 abitanti, di un progetto che contemplasse una serie di interventi esemplari di illuminazione artistica ed efficiente dei luoghi di culto maggiormente rappresentativi insistenti sui “cammini” o sulle antiche vie italiane riconosciute a livello europeo ed inserite nelle reti dei “Cammini d’Europa”.
Le regioni in cui si è riscontrata la maggiore concentrazione delle candidature valutate sono: il Lazio (19), il Molise (10), l’Emilia Romagna (8), l’Umbria (7) e l’Abruzzo (5). Invece la ripartizione dei primi 50 Comuni della graduatoria in risposta all’Avviso, compresi quelli finanziati, nel dettaglio riguardano per fascia di popolazione: 32 Comuni sotto i 5 mila abitanti (64%), 5 tra 5 e 10 mila (10%), 6 tra 10 e 20 mila (12%) e 7 tra 20 e 30 mila (14%) nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria.